"Sann" di Jiang Hong


Lo so, non siete riusciti a dormire al pensiero di quale libri avrei scelto per aprire l'anno di Teste fiorite!

Questa notte farete ottimi sogni perché questo p ufficialmente il primo libro a cui stendo il tappeto rosso nel 2017.

Sann di Jiang Hong edito da Babalibri.

Perché inizio da qui...perché questo è un meta-post così come Sann è un meta-albo. Mi spiego, non vorrei iniziare l'anno in forma sibillina: la storia narrata da Jiang Hong è, come al suo solito, una grande metafora, e un po' mi verrebbe da dire "quale metafora non lo é?", e come tale, come ogni opera di letteratura  trascende se stessa in questo caso mettendo in scena una sensazione tipica dell'infanzia. D'altra parte, per quanto mi riguarda, per quanto riguarda teste fiorite, questa storia è una splendida immagine di come negli anni abbiamo spostato ogni piccola e grande montagna presentatasi sul cammino per arrivare sin qui.

Sann è un bambino segnato dal destino, un fratello di sangue del piccolo Huen del Principe tigre e del protagonista del Demone della foresta (albi dello stesso Hong editi sempre da Babalibri), per darlo alla luce la famiglia rinuncia a scappare da un luogo diventato quasi impossibile da vivere a seguito di una frana che irrimediabilmente tagliato fuori il fu villaggio della famiglia di Sann dalle colture più vicine. E' così che la mamma e il papà di Sann ogni giorno sono costretti a superare un'intera montagna rocciosa per poter andare a coltivare i campi e non c'è verso di uscire da questo destino (chissà perchè la famiglia di Sann non cambia casa...forse perchè altrimenti non avremmo la favola, proprio come Cappuccetto Rosso!) ben 3 montagne attorniano la casa di Sann e la mamma tanto lavora che si ammala. 



Ma dal giorno in cui Sann nasce ha un unico obiettivo: spostare le montagne, dovesse anche metterci l'intera esistenza lui non accetterà la condanna imposta dal fato e si opporrà al destino! Comincia a spalare pietre da quando è piccolissimo senza mai avere un giorno di tregua. Tutti pensano che non ce la farà, a volte anche Sann pensa di non farcela ed un giorno cede allo sconforto e proprio allora qualcuno interviene a rafforzare la fiducia in se stesso che il bambino vede vacillare: basta una rassicurazione, un viatico fisico oltre che simbolico, e il bambino fattosi ragazzo riprende con più foga di prima a spostare la montagna pietra per pietra.
La ricompensa appare un giorno, 3 draghi si fanno carico ciascuno di una montagna ed in un batter d'occhio le montagne vengono spostate ed aprono lo sguardo alla vista dei campi.
Un vero e proprio deus ex machina versione orientale?

Non proprio.

Ma non potevano arrivare subito i draghi ad aiutare il bambino?

E no, proprio non potevano.

E' solo la forza di volontà e la tenacia che permettono ai Draghi di materializzarsi, la pratica e la perseveranza, non il desiderio teorico! E' per questo che i Draghi non vengono giù dal nulla a risolvere una situazione irrisolvibile, come accadeva nel teatro greco, ma intervengono in una situazione che è già da sè avviata alla soluzione.

La narrazione di Hong è come sempre forte, impressionante, scura nei colori e allo stesso tempo rassicurante e galvanizzante in qualche forma, l'unica pecca di quest'albo, se così si può dire, è di venire dopo la perfezione del Principe tigre a cui nemmeno Sann può aggiungere qualcosa. Ma se siete così fortunati da non aver ancora avuto la gioia di incontrare il principe tigre sulla vostra strada allora Sann vi sembrerà, come è, un albo bellissimo che vi aprirà la strada verso l'opera straordinaria di Jjang Hong.

Se penso ad ogni piccolo o piccola persona che viene al mondo e a quante montagne deve spostare...allora nei draghi vedo il potere dell'infanzia, anche il potere dell'immaginazione dell'infanzia, contro il realismo spesso mortificante degli adulti.

Se penso ai semi che qui vado seminando da quasi 3 anni allora nei Draghi vedo...voi, e questo blog che sta crescendo, e gli incontri e tutto quello che nascerà dal nulla.

Buon 2017 pieno di letture per i piccoli e i meno piccoli di grande qualità.


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