Lettura della buonanotte: "Carlotta vuole essere principessa"

Perchè? Per 2  ottime ragioni: ci rincuora nel non sentirci le uniche ad affrontare certe problematiche, come il non volersi svegliare la mattina, il non voler vestirsi, il voler mettere solo il vestito da principessa e la conseguente sfuriata mattiniera della mamma...; ma soprattutto ci offre un'inaspettata soluzione a tutto ciò.

Alla faccia del fraintendimento didatticistico che per decenni ha pesato sulla letteratura per l'infanzia, qui non solo Carlotta non rientra nei canoni di ragionevolezza voluti dalla mamma, ma riesce a portare la mamma stessa dalla sua parte.

Carlotta è in piena fase principesca e non sente ragioni ne di clima (fuori fiocca la neve) nè di opportunità per non mettere il suo vestito da principessa, la mamma con i minuti preziosi che scorrono e che rischiano di far tardare lei a lavoro e la figlia a scuola cede ad una scenata in piena regola eloquentemente illustrata e persino applaudita dalla figlia. Poi tutto cambia piega, arrabbiarsi non serve a nessuna delle due anzi, Carlotta convince la mamma che anche lei, la mamma, ha un bellissimo vestito da principessa che non mette mai. "Ma  un vestito da sera!" le risponde comprensibilmente la mamma, e giustamente la bambina le fa notare che non ha senso pensare ad un vestito che si possa mettere solo in alcune ore del giorno...la morale? Escono tutte e due sotto la neve vestite da principesse con tanto di corona in testa! 

Le illustrazioni rendono bene l'arroccamento delle posizioni facendo di volta in volta salire e scendere e poi uscire le due protagoniste da un vero castello nella casa, mi ricorda un po' quei libroni che aperti formano un castello che si usavano diversi anni fa come libri gioco (oggi di tale genere credo sia rimasta solo la casa della Pimpa).

Un rovesciamento in perfetto stile, degno di questi giorni di carnevale, per ricordarci che il carnevale, quello vero, ovvero il sovvertimento dell'ordine generale, possiamo ogni tanto permetterlo al prossimo ma soprattutto permetterlo a noi stessi!

L'albo va benissimo da 4-5 anni in su e Mottajunior l'ha edito in formato con copertina cartonata e in versione economica in brossura.