Frozen o La regina della neve?
Titolo interessante per la nostra rubrica del lunedì con Adolfina de Marco, non trovate?
Freddo e neve!
La regina della neve è una fiaba di Hans Christian Andersen pubblicata il 21 dicembre 1844, conosciuta anche come La fiaba in sette storie in quanto è costruita in sette racconti ed è considerata una delle fiabe lunghe.
Come altre fiabe, fu pubblicata in una raccolta che usciva puntualmente prima di Natale perché lo scrittore desiderava che i bambini danesi avessero sotto l’albero le sue storie.
Si narra, nell’antefatto, di un troll malvagio che ha creato uno specchio capace di far sparire tutto ciò che di bello si specchiava in lui, e di accentuare e di deformare tutto il cattivo. In seguito, lo specchio si ruppe in mille pezzi che andarono dispersi per il mondo, entrando negli occhi e nei cuori degli uomini e corrompendo le loro anime. Kay e Gerda sono bambini e vicini di casa, e le loro finestre sono unite da un piccolo giardino ricolmo di rose., proprio in quel giardino accadde che un frammento dello specchio malvagio entrò nell'occhio di Kay che diviene cattivo con tutti, persino con Gerda. Un giorno, mentre Kay gioca con lo slittino nella piazza del paese, si attacca alla slitta della regina delle nevi e viene trascinato via, senza riuscire a staccarsi. La regina delle nevi lo incanta con un bacio, facendogli perdere la memoria e impedendogli di avvertire il freddo.
Da quel punto in poi della storia si snodano vicende articolate e complesse nelle quali la piccola Gerda si trova immersa, determinata a riportare a casa il suo compagno di giochi Kay.
La Regina di Andersen, altera sovrana che a seguito di una terribile sofferenza diventa gelida come la neve e impenetrabile come il ghiaccio, ha conosciuto nel corso dei decenni diverse trasposizioni e adattamenti. Estremamente fedele alla trama originale è l’elegante lungometraggio del 1957, dal titolo appunto La regina delle nevi, diretto dal regista sovietico Lev Atamanov.
Ben altra trama si snoda nella pellicola Frozen, indiscusso capolavoro disneyiano, uscito nelle sale a fine 2013, unico fra tutti i Classici Disney ad essere premiato con un prestigioso Oscar. Il primo concept dell’opera risale ai lontani anni ’40 ma per problemi legati alla difficile cessione dei diritti d’autore, il film fu prodotto soltanto in tempi recenti. Questo 53° classico si ispira solo vagamente alla fiaba originale e racconta la storia di Elsa ed Anna, principesse della città Arendelle, che rievocano così la vicenda di Kay e Gerda: la prima dotata di poteri che non sa gestire, l’altra partita alla ricerca della magica sorella e divisa tra l’amore del buon Kristoff e il maligno Hans.
Nel corso degli anni, la figura della Regina delle Nevi, ha indubbiamente subito una grande evoluzione mantenendo comunque, ancora oggi, il fascino e la magia raccontati dalla penna di Andersen del quale Rodari ha scritto, nell’edizione per i tipi Einaudi (Fiabe, 1970), che il meglio di sé era la sua totale obbedienza alla fantasia che gli permetteva di scoprire il meraviglioso.
Si consiglia la lettura della fiaba originaria, aspettando una bella nevicata!
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