Ciò che è fuori dal punctum, fuori dal fuoco, perde in questo senso di valore? O meglio, la sua esistenza e il modo in cui esso esiste ha potere di modificare il senso del punctum stesso?
Questo mi pare possa essere in breve ciò che ci ha spinto a ragionare per oltre due ore in più di dieci persone, degli sfondi nella letteratura per ragazzi. Nuova sfida tematica, credo ben superata, dal gruppo di lettura "Libro peloso".
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| Da La casa nel tempo, La Margherita, Illustrata da Roberto Innocenti. |
In questa divisione credo che bene o male tutti ci ritroviamo ed ogni libri di ogni genere possa esser a buon diritto esser fatto rientrare in una o più di queste ambientazioni. Ma il punto è: preparare lo sfondo di una tavola di illustrazione quanto valore ha nell'indirizzare e mediare e condizionare il contenuto primo dell'immagine e della storia? Lo avevamo già notato quando ci siamo presi cura dell'oggetto sedia: anche una sola sedia vuota in mezzo al palco cambia la scena, lo stesso accade per gli albi illustrati. E' il punto di vista che determina la collocazione degli oggetti nello spazio, il loro valore letterale e simbolico; rappresentare, ad esempio, un oggetto fuori contesto o fuori dal proprio precipitato realistico sbilancia il lettore, lo confonde. Se vedessimo una sedia di ferro, notava giustamente Adolfina, non ci farebbe affatto lo stesso effetto che se la stessa identica sedia fosse di legno...La scelta della collocazione, dei materiali, della resa realistica o non realistica, addirittura surreale modifica immancabilmente e inevitabilmente il senso del punctum. Qui sta una delle grandi sapienze che ci vogliono per costruire una tavola.
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| Da Nel Bosco di Brown, edito da Kalandraka. |
E quando non ci sono illustrazioni il paesaggio non si rende? Certo! Qualcuno pensa che proprio la caratteristica dell'illustrazione di per sè inevitabilmente interpretativa determina una sorta di limite all'immaginazione del lettore, mentre la narrativa o la poesia lo lascia libero di spaziare in spazi e sfondi senza confini. Tuttavia non credo che questa affermazione possa essere davvero in toto sostenuta criticamente dal momento che la scrittura è anche pittura, certo non usa immagini, ma tratteggia con la sintassi. Gli sfondi nel racconto narrativo sono determinati e plasmati dall'aggettivazione, quella che Calvino definiva la peste del linguaggio italiano e che proprio lo spinse negli anni '80 a sperimentare una forma di scrittura che tendesse alla pura descrizione. Pura illusione, s'intende, là dove metto in fila le parole scegliendo e limandone la forma e l'ordine sto già costruendo uno sfondo, dando un paesaggio che il lettore immagina, sì, ma decisamente guidato dalla volontà dell'autore.
| Da Nonni illustrato da Rosa Osuna, Kalandraka. |
Anche l'assenza è una scelta e ci parla della bravura e della consapevolezza di chi progetta e illustra libri per bambini!
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| da Harold e la matita viola di Crocket Johnson, Einaudi ragazzi. |
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| Da Il libro senza figure di Novak, Bompiani. |
Ciascuna di noi come sempre ha portato un proprio albo o libro su cui più è riuscita ad esercitare il proprio pensiero critico legato al tema degli sfondi. Non farò questa volta, come la volta precedente e a differenza di tutte le altre, una bibliografia innanzitutto perché il tema richiederebbe di poter entrare libro per libro nel dettaglio e in questa sede aimè non si può fare, e poi perché, essendo un tema fondamentalmente, nonostante forse l'apparenza, teorico, ciascuna ha dato un pezzetto di sé nella propria scelta quindi non riuscirei a ricondurre la discussione ad una bibliografia funzionale. Tuttavia le illustrazioni che intramezzano questo post sono tratte da alcuni dei libri portati al gruppo.
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| Da Nel Bianco illustrato da Sonia MariaLuce Possentini, La Margherita. |
I particolari di un'illustrazione sono solo dettagli o no?
Uno sfondo può essere talmente dettagliato da "limitare" l'immaginazione del lettore?
Quando lo sfondo si fa continuum narrativo, quando approfondimento e quando sipario?
Il prossimo incontro del Libro peloso a Venezia si terrà sabato 13 febbraio a tema: I SUONI E LA MUSICALITA'.





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