Ieri però, oltre ad essere il primo giorno di primavera e la giornata mondiale della poesia, è stato anche deciso che sarà la giornata mondiale per l'eliminazione delle discriminazioni razziali...
Non tornerò a ribadire il concetto che mi è caro per cui quando mettiamo un nuovo santino laico al calendario civile siamo proprio alla frutta, bensì vi racconterò un libro che, insieme a Sofia la mucca musicista di cui vi ho già raccontato, può davvero aiutare i bambini a vaccinarsi contro ogni forma di pregiudizio e discriminazione razziale anche nei confronti di....altre specie come un pappagallo.
Gaia Desanguine, Passaporto per un pappagallo, Ediarco |
Strana cosa, forse era un pappagallo specie cites protetta...comunque con il suo regolare passaporto con tanto di fototessera col ciuffo alla Elvis il pappagallo riesce a partire e ad arrivare alla frontiera del nuovo Paese. Lì tuttavia incontra un poliziotto forse più sveglio ma molto più burocrate che pretende di sostenere che non si è mai visto un passaporto per un pappagallo, tanto che in quel Paese quel documento non è valido.
Che fa il pappagallo?
a) Resta bloccato all'aeroporto con la sua famiglia umana tipo film di Spielberg The terminal.
b) Viene rispedito a casa senza troppi problemi come capita a tantissimi esseri umani che cercano nuova vita anche nel nostro Paese.
c) Vola oltre la frontiera.
Bravi! Avete indovinato, il pappagallo, beato lui, può sollevarsi in volo e passare sopra la burocrazia che lo riconosce avente diritto da una parte del mondo e dall'altra non più! Dopo tutto può essere molto facile diventare clandestini!
Abbiamo perso questo libro due estati da fa al mare. Per questo da molto tempo non è più una lettura della buonanotte, per noi, mi piace però pensare che possa esserlo per qualche altro bambino!
Nessun commento:
Posta un commento